Oramai da qualche giorno, sui media, sui social, sui blog e ancor di più sui canali strettamente tecnici, si sta parlando, a seguito della pubblicazione del comunicato stampa ufficiale della notizia, di un fatto senza eguali. “[…] per la prima volta in Italia (forse in Europa), in data 13 ottobre 2022, presso l’Agenzia delle Entrate di Milano e con i rappresentati della Direzione Centrale – Settore Contrasto illeciti (Ucifi) si è concluso questo percorso pilota con il contraddittorio del primo accertamento volontario per la regolarizzazione di un capitale costituito integralmente da criptovalute.”

Decentra, l’Accademia dei Registri Distribuiti di Bologna, può fregiarsi di essere stata parte integrante del team che ha reso possibile quanto accaduto.

Le ragioni e le motivazioni che hanno stimolato Decentra ad occuparsi di questo complesso e controverso aspetto sono da rintracciarsi in quella che è la mission dell’Accademia: “contaminare” il mondo dell’economia reale e della finanza, della cultura e del sociale con i nuovi paradigmi dei Registri distribuiti e della decentralizzazione.

Riportiamo il testo del comunicato, ricordando semplicemente che quando Henry Ford cominciò a produrre le auto in catena di montaggio, non esisteva ancora il “codice della strada”.

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